Introduzione
Nel cuore di Shahrisabz, il luogo di nascita di Amir Temur (Tamerlano), si ergono le imponenti rovine dell' Palazzo Ak-Saray, un tempo il progetto architettonico più ambizioso dell'Asia Centrale. Commissionato dal conquistatore stesso alla fine del XIV secolo, questo "Palazzo Bianco" rappresentava una dichiarazione di potere, grandiositò e brillantezza culturale. Anche se oggi sopravvivono solo frammenti della struttura originale, l'eredità di Ak-Saray continua ad affascinare visitatori da tutto il mondo.
Un Palazzo Nato dall'Impero
Dopo le sue conquiste in Persia, India e Medio Oriente, Amir Temur immaginò un palazzo nella sua città natale di Kesh (poi ribattezzata Shahrisabz, o "Città Verde"). Ordinò la costruzione di una residenza che avrebbe superato qualsiasi cosa costruita prima: "un palazzo degno di re da ogni angolo del mondo".
La costruzione iniziò nel 1380 con un esercito di oltre 50.000 artigiani e prigionieri di guerra. Gli architetti provenivano da Bukhara, Samarcanda, Urgench, Shiraz, Baghdad e anche oltre. Interi laboratori furono eretti sulle rive del fiume locale, dove lapislazzuli da Badakhshan, marmo da Kitab, e giada dal Kabulistan furono scolpiti e smaltati alla perfezione.
Testimone Oculare della Gloria: il Resoconto di de Clavijo
Nell'agosto 1404, Ruy Gonzòlez de Clavijo, un ambasciatore castigliano, visitò Shahrisabz. Il suo diario dettagliato dipinge un quadro vivido:
"L'ingresso era vasto, fiancheggiato da archi in mattoni ornati di piastrelle multicolori. All'interno c'erano sale di ricevimento con decorazioni in oro, lapislazzuli e piastrelle più magnifiche di qualsiasi cosa vista a Parigi. Il cortile era fiancheggiato da portici, fontane e un serbatoio centrale. Da qui, il Re riceveva ambasciatori sotto soffitti dorati."
ò grazie a questo resoconto che possiamo immaginare la scala:
- Un cortile largo 300 passi pavimentato in pietra bianca
- Una sala di ricevimento con un soffitto dorato e pareti di piastrelle lucidate
- Un giardino di alberi da frutto, padiglioni ombreggiati, e fontane profumate di rose
Caratteristiche Architettoniche
Sebbene la maggior parte del palazzo fu distrutta nel XVI secolo da Abdullah Khan di Bukhara, il portale rimanente trasmette ancora la maestositò di Ak-Saray:
- Due torri colossali alte oltre 30 metri (originariamente ~50m)
- Un arco largo 22 metri, una delle più grandi mai costruite in Asia Centrale
- Iscrizioni a mosaico in caratteri cufici, inclusa la frase: "Il Sultano ò l'ombra di Dio sulla terra"
- Piastrelle smaltate in blu zaffiro, turchese, bianco e oro
Il portale presenta corde a mosaico a spirale, dinamiche arabeschi geometrici, e motivi ispirati alle piante che si estendono verso il cielo, ognuno una masterclass nell'arte decorativa timuride.
Simbolismo e Potere
A differenza delle piazze civiche o dei monumenti religiosi di Samarcanda, Ak-Saray fu progettato per proiettare autoritò imperiale. Era orientato non verso il centro città, ma verso nord, in direzione di Samarcanda, collegando simbolicamente il luogo di nascita del sovrano alla sua capitale.
Il nome "Ak-Saray" non si traduce letteralmente in "bianco", ma "nobile", "maestoso" o "reale" Proprio come il termine russo "Sala Bianca" denota aristocrazia, questo palazzo era una metafora del governo divino di Timur.
Lo storico Sharaf ad-Din Ali Yazdi scrisse:
"L'Ak-Saray si innalzò dalla terra per rivaleggiare con i cieli. Nessun occhio aveva visto il suo uguale dall'inizio dei tempi."
La Caduta di un Sogno
Dopo la morte di Timur, il palazzo cadde gradualmente in disuso. Nel XVI secolo, fu intenzionalmente smantellato dal khanato di Bukhara per sopprimere la memoria della dinastia timuride. Le sue rovine furono usate come materiali da costruzione. Nel XVIII secolo, rimanevano solo parti del portale.
Durante il periodo sovietico, furono compiuti sforzi per scavare, studiare e parzialmente restaurare ciè che restava. Oggi, il portale ò stato liberato e stabilizzato, permettendo ai visitatori di camminare sotto il suo massiccio arco e ammirare le sue piastrellature.
Visitare Ak-Saray Oggi
- Posizione: Shahrisabz, 90 km a sud di Samarcanda
- Stagione migliore: Aprile-maggio o settembre-ottobre (clima mite)
- Come arrivarci: 2 ore di guida panoramica attraverso il Passo Takhtakaracha
- Siti vicini: Complesso Dorus Saodat, Dorut Tilavat, cripta di Timur
Considerazioni Finali
Il Palazzo Ak-Saray ò più di una rovina: è una testimonianza della visione, ambizione e genio artistico di un sovrano che si vedeva come re del mondo conosciuto. Ogni piastrella, ogni arco e ogni verso di poesia incastonato nelle sue pareti sussurra di un tempo in cui Shahrisabz era destinata a essere la corona di un impero.
Visitare Ak-Saray non ò solo turismo. ò testimoniare il sogno di un uomo che osò rivaleggiare con il cielo.


